Sezione A – Narrativa
1° Bruno Alberganti (Borgosesia – Vercelli) con l’opera “La strada del Paradiso”
Per la delicatezza della descrizione e sovrapposizione tra il sacro ed il profano nella ricerca della Strada del Paradiso, dove la purezza d’animo di tutti i personaggi rende il paradiso carnale assai vicino a quello spirituale, rimembrando scene di felliniana memoria.
2° Carlo Alfaro (Sorrento – Napoli) con l’opera “Natale in casa mia”
La tradizione e la modernità, lo scontro generazionale, i conflitti culinari del giorno più atteso dell’anno, esplicitati nelle parole di due donne, madre e figlia, composti nel rinnovato miracolo della nascita.
3° Daniele Guelfi (Pisa) con l’opera “Giustizia è fatta”
Il racconto di una giornata di ordinaria follia in una particolare aula di giustizia, dove la ricerca della verità viene scandita dagli irrinunciabili riti della vita quotidiana, si decide sempre dopo mangiato, e dove la conoscenza carnale adusa nel rapporto di coniugio viene utilizzata come possibile soluzione di una vicenda eccezionale e controversa.
Menzione D’onore
Fiorenzo Tatini (Padova) con l’opera “Il de gustibus del signor Calia”
Anche in Paradiso si cucina, si mangia e si parla napoletano. Per aver fatto della “bella ragazzona di Sorrento” un tutor nell’arte della buona cucina e del gusto, come era qui da noi, con l’idea che andando di là potremmo trovare gusti dei paesi nostri.
Sezione B – Poesia
1° Antonio Albanese (Bologna) con l’opera “L’appuntamento”
Per la delicata descrizione della solitudine e dei vuoti che la stessa provoca e che a volte, vengono colmati con l’amore per il cibo; per l‘appassionata ma ironica descrizione della ricerca di piaceri carnali che non prescindono, anzi, sono aumentati, se non addirittura surclassati da quelli, sempre carnali, del palato.
2° Daniele Guelfi (Pisa) con l’opera “Genesi”
Per la “umana” descrizione del racconto della Genesi… forse veritiera? Per il simpatico ed empatico bilanciamento di interessi che ancora oggi spinge l’uomo a scegliere il frutto proibito dell’amore.
3° Claudio Mattiello (San Giuseppe Vesuviano – Napoli) con l’opera “La padella”
Simpatica e veritiera descrizione di vita quotidiana dove l’attesa del piacere viene bruscamente smorzata dalla realtà del dovere coniugale.